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MOLESKINE | Video-spot in stop-motion

Tempo di lettura: 2 min

moleskine

Fantastica trovata dell’artista Rogier Wieland, che attraverso uno stop motion anima 533 pagine per mostrare l’utilità della celebre agendina Moleskine.

Qui puoi vedere invece il “making of” dello spot Moleskine Mini Planners.
Potrai in questo modo vedere il grosso lavoro artigianale che è stato realizzato dietro questo video e magari scoprire i trucchi per crearne uno con le tue mani…

Il passo uno, chiamata anche ripresa a passo uno o animazione a passo uno (in inglese stop-motion o anche frame by frame) è una tecnica di ripresa cinematografica e di animazione. Con l’espressione “passo uno” si può intendere sia la tecnica impiegata, che il prodotto ottenuto con la stessa.
Il termine “passo uno” si ricollega alla scelta di quadri per secondo: se i quadri, ovvero i fotogrammi, sono tutti differenti si parla di passo uno; se invece i quadri si ripetono in coppie (come ad esempio nell’interlacciamento televisivo) si parla di passo due[1].
Il passo uno sfrutta una particolare cinepresa che impressiona un fotogramma alla volta, azionata dall’operatore/animatore. Con questo processo è quindi possibile animare dei cartoni animati, riprendendo composizioni di fogli lucidi; oppure realizzare una ripresa a passo uno, focalizzando l’attenzione su dei pupazzi (fissi, snodabili, di plastilina, eccetera). È addirittura possibile realizzare dei film in tecnica mista, nonché degli effetti speciali: il passo uno è stato infatti impiegato in film come Cabiria o La guerra e il sogno di Momi.
Perché la ripresa una volta proiettata risulti fluida all’osservatore, sono necessarie molte pose; il numero esatto di pose, e quindi, di fotogrammi dipende dal formato di destinazione: cinema, Pal, NTSC. L’immagine cinematografica richiede 24 fotogrammi al secondo, l’immagine televisiva europea ne usa 25, l’immagine televisiva americana ne impiega 30 e lo scomodo formato dropframe ne adotta 29,97 al secondo. Con questa tecnica sono stati realizzati corti e lungometraggi, sia televisivi che usciti in sala. Tra i primi ricordiamo le serie di cartoni animati di Francesco Misseri, come Mio Mao e Quaq Quao.
Film di grande complessità tecnica, come dimostra il gran numero di animatori necessari a completare pochi secondi di film, tra i più celebri sono The Nightmare Before Christmas e La sposa cadavere, prodotti e co-realizzati da Tim Burton, e le avventure della coppia inglese Wallace e Gromit, tra cui Wallace & Gromit: La maledizione del coniglio mannaro e Galline in fuga.
Con la tecnica della stop-motion oltre a dei film animati si possono realizzare anche dei buoni effetti speciali attraverso l’uso di modellini. Uno dei capolavori in questo campo è King Kong (1933), in cui molte scene sono realizzate con il pupazzo dello scimmione animato in stop-motion o, più recentemente, la scena della corsa in miniera nel secondo episodio di Indiana Jones o l’attacco degli AT-AT in L’Impero colpisce ancora. Ray Harryhausen è forse il più noto tra i pionieri di questa tecnica come effetto speciale cinematografico.
Tratto da Wikipedia, l’enciclopedia libera.


Articolo a cura di: Del Re Valerio
Dott. in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni. Sono l'ideatore del blog Robadagrafici.com e mi occupo di comunicazione visiva, grafica e web, per le aziende.
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