Adsense e gli articoli di scarsa qualità. Le reazioni degli utenti su Facebook.
Tempo di lettura: 2 minSi parla ormai da molto tempo di articoli di qualità come chiave del successo di un sito, articoli interessanti ed originali per favorire il posizionamento sul web.
Molte pagine Facebook con un elevatissimo numero di iscritti puntano invece in maniera importante sul social network per ottenere visite. Poco importa la maniera in cui spingono l’utente a cliccare sull’articolo postato, l’importante è il risultato, aumentare le visite, sperando in un aumento parallelo dei click sulle inserzioni pubblicitarie, in particolare modo i banner pubblicitari di Google Adsense, decisamente la forma pubblicitaria più diffusa sui blog.
Titoli e description accattivanti ed il gioco è fatto. L’utente, incuriosito, clicca e legge l’articolo, rimanendo il più delle volte deluso e preso in giro. Articoli di dubbia qualità ed interesse pubblico prendono sempre più piede, si fa leva semplicemente sul numero di fan e sulla percentuale di questi che cliccherà sul post.
Non conosco i risultati economici di tale strategia, sicuramente remunerativa nel breve periodo, ma sono ormai palesi le reazioni su Facebook degli utenti, che sembrano fare gruppo contro la pagina stessa, di cui tuttavia il più delle volte restano comunque fan.
Se da parte degli amministratori della pagina la tattica adottata il più delle volte è accennare nel titolo ad una notizia straordinaria e lasciarla in sospeso, la risposta degli utenti molto spesso è “non aprite questo link, si tratta di…” o, in maniera goliardica, “e a noi che ce ne fott?!“. In tal modo svelano la notizia o la truffa dell’articolo “fuffa”, che non vale niente e non è interessante.
L’utente appare ormai infastidito, è più critico e proprio non ci sta ad essere preso in giro e si sente in dovere di avvertire gli altri. Sempre più di frequente inoltre si legge nei commenti “basta, mi cancello” o simili. Gli amministratori della pagina sembrano badare poco a tali esternazioni. Si fanno forza sul numero degli utenti?!
Mi chiedo e chiedo a voi se questa strategia vi sembra positiva o negativa, se pensate che possa portare risultati nel lungo periodo o non solo nel breve. Sono davvero così importanti gli articoli di qualità?
Dott. in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni. Sono l'ideatore del blog Robadagrafici.com e mi occupo di comunicazione visiva, grafica e web, per le aziende.